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Severino Carraro - Nove (Italia)

Dare vita con un soffio, a un uccellino o ad un'altra creatura in argilla, forse fu questa la molla, che in tempi remoti spinse l'uomo a costruire il primo fischietto. Archeologi ed etnologi lo testimoniano: il fischietto, impastato nella terra, cotto nel fuoco dei forni è forse antico quanto l'uomo. Ritrovamenti di piccoli fischietti d'argilla, sono avvenuti in tombe di bambini di epoca greca.


In Inghilterra si muravano i fischietti nella cappa del camino, per tenere lontani gli spiriti maligni. Nel 1700 e nel 1800 in Baviera, veniva messo un fischietto nella culla dei bambini, per proteggerli, fino al battesimo, sempre dagli spiriti maligni.
Sino a trenta-quarant'anni fa, i commercianti di giocattoli, li portavano nelle sagre e li appendevano nelle caratteristiche briccole a cavalletto o li esibivano nelle ceste. Poi divennero fischietti di metallo stampato e suonavano mediante una linguetta armonica.
Non furono, quelli di terracotta, mai prodotti su scala industriale, cioè a stampo, perché la parte fischiante non si può fare che a mano.
Oggi il fischietto in ceramica, si ripropone rinnovato nei materiali, nelle forme, nei colori, ma rimane un oggetto magico, poetico, un pò misterioso, a volte grottesco o comico, certamente un oggetto di festa e di buon augurio.
Il cuco è probabilmente il primo giocattolo sonoro dell'antichità; la sua origine si perde nella notte dei tempi; lo si trova nelle civiltà più remote, in forme di animali e umane; frutto di ingegnosità e fantasia dei primi plasmatori della nostra madre creta, mezzo espressivo universale, che lo stesso Creatore ha usato per modellare padre Adamo. Più vicino a noi, il cuco era l'umile, variopinto giocattolo dei bimbi poveri; si comprava nelle bancherelle delle sagre paesane.Fischietti del Messico

Bei tempi, quando in queste sagre di paese il "moroso" donava il cuco alla "morosa", come pegno d'amore e la "morosa" era felice di suonarlo!
Il cuco raffigura normalmente un uccello, il cuculo, del quale imita il canto.


È provato che il cuco, oltre che portafortuna, ha poteri magici.
Nei momenti di malinconia, convogliando i sospiri attraverso il cuco, ne uscirà un magico suono distensivo che evocherà il canto del cuculo, nei boschi, alla incipiente primavera; richiamo infallibile d'amore e di giovinezza!


È consigliato, pertanto, di tenere il cuco come soprammobile, sul comodino, sempre a portata di mano; il suo suono avrà un potere afrodisiaco tanto spinto che capiterà sovente un alternarsi di reciproche domande: «Amore mio, hai suonato»?!?

Jurkovic Eujenij - S.pietroburgo (Russia)